Nutella e la pubblicità ingannevole…

La pubblicità è l’anima del commercio ma non deve essere ingannevole e priva di scrupoli morali ai danni dei consumatori.

La Nutella è uno dei prodotti alimentari più celebri in tutto il mondo da generazioni, un vero simbolo vincente del cibo industriale che non manca mai alle feste dei bambini di mezzo mondo.

Se analizziamo bene quello che c’è dentro probabilmente molti genitori smetterebbero di proporla ai propri figli.

La prima cosa da evidenziare è l’enorme quantità di zucchero e olio di palma, ma mentre per lo zucchero, per quanto dannoso, è normale trovarlo in quantità nei dolci per l’olio di palma sono rimasto sorpreso; parliamo del 31%, una quantità elevata, soprattutto perché questo ingrediente è stato associato a numerose patologie gravi e per un prodotto destinato soprattutto ai bambini, mi sembra una cosa estremamente grave.

L’olio di palma contiene il 50% di grassi saturi, ritenuti responsabili dell’aumento del colesterolo cattivo nel sangue.

Il successo del prodotto in questione deriva sia dal sapore accattivante, ma anche dal costo inferiore rispetto ad altre creme alle nocciole disponibili sul mercato.

Il prezzo è così basso perché gli ingredienti più costosi (nocciole e cacao) sono presenti in quantità inferiori rispetto ad altri prodotti concorrenziali, mentre l’olio di palma e zucchero sono in abbondanza e costano meno.

Se volessimo fare un confronto tra la Crema Novi e la Nutella, vediamo che la prima ha il 45% di nocciole e niente olio di palma, mentre la Nutella ha solo il 13% di nocciole e contiene una grossa quantità di olio di palma.

Anche altri prodotti come la Lindt, Caffarel, Leone Gianduioso, Amedei hanno un minimo del 40% fino ad arrivare al 47% di Nocciole, anche se quasi tutte contengono la lecitina di soia (che deriva dalla Soia, tra i più comuni alimenti geneticamente modificati…i famosi OGM).

Fino a qui niente di drammatico, le mamme possono scegliere tra i vari prodotti, leggere le etichette e poi decidere ma quando ci si mette di mezzo la pubblicità…è un’altra cosa: Non si può fare delle pubblicità ingannevole!

Infatti, gli spot della Nutella sono stati condannati per ben 3 volte per pubblicità ingannevole.

La prima volta nel 2008 in Inghilterra, il Tribunale inglese ha ritenuto mendace lo spot della Ferrero che affermava che la Nutella aiutava a fare una colazione equilibrata. Secondo il Tribunale il bilancio nutrizionale della Nutella non è corretto perché contiene troppi zuccheri e grassi, ed è sconsigliabile a colazione.

Un’altra condanna è avvenuta nel 2011 a Francoforte, dove Alta Corte ha imposto alla Ferrero di cambiare l’etichetta perché i valori nutrizionali ivi indicati si riferivano a 15 grammi di prodotto e non hai reali 100 grammi del vasetto, mentre le vitamine e i Sali minerali erano riferiti ai 100 grammi. Ciò è stato considerato ingannevole perché la gente poteva pensare a un prodotto con tante vitamine e poche calorie.

Infine nel 2012 un Tribunale USA ha condannato la Ferrero a 3 Milioni di multa perché presentava la Nutella come un prodotto nutriente adatto alla colazione equilibrata e sana per i bambini.

Dopo queste condanne la Ferrero è stata costretta a modificare lo spot pubblicitario e l’etichetta, evidenziando il livello dei grassi e zuccheri sul barattolo.

Ciò nonostante la disinformazione permane e le mamme ancora propongono la Nutella tranquillamente ai propri figli, pensando di dare loro un prodotto sano e genuino.

Nicola Convertino

 

 

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