L’uso della plastica è la maggiore causa dell’Infertilità Maschile.

I maggiori Killer dell’infertilità maschile sono i Ftalati e il Bisfenolo A presenti nel PVC e nelle bottiglie, nei contenitori per uso alimentare e nelle stoviglie e bicchieri di plastica.

 

La diffusione della plastica per motivi economici ha portato a un costante avvelenamento della razza umana, nello specifico parliamo dei famosi “Perturbatori Endocrini”, ossia delle sostanze che pur essendo composte di materiale sintetico, sono scambiate dall’organismo per ormoni naturali, sconvolgendo l’equilibrio naturale del sistema Endocrino (quindi parliamo di tiroide, ipofisi, ghiandole surreali, ovaie e i testicoli).

Alcuni ricercatori americani, nel 1987, scoprirono causalmente l’incidenza di questi perturbatori endocrini lavorando su alcuni inibitori che potevano bloccare il Cancro al seno.

E scoprirono che alcune fialette utilizzate per la sperimentazione avevano la capacità di trasmettere delle sostanze cancerogene agli inibitori che stavano sperimentando, aumentando il cancro invece di bloccarlo: le fialette erano di materiale plastico, lo stesso usato per fabbricare giocattoli, cosmetici, profumi, bevande e prodotti alimentari.

La scoperta fu sconvolgente e in fase di approfondimento delle analisi si scoprì che a essere incriminato era il “Nonilfenolo”, presente nel PVC o nel Poliestere, ossia in sostanza era presente ovunque.

Naturalmente s’intervenì subito per vietare l’uso del Nonilfenolo nell’Unione Europea, ma nella maggior parte dei casi questo tipo di sostanze sono ancora ammesse nei quantitativi ritenuti sicuri dagli studi fatti dalle industrie, quindi siamo in mano alle multinazionali che si fanno le regole come vogliono loro, senza tener conto che queste sostanze si vanno ad accumulare con altre che troviamo già nel terreno, nell’acqua, nell’aria e in altri cibi (effetto cocktail).

I ricercatori indipendenti, quindi non al soldo delle multinazionali, ci consigliano di non usare i contenitori di plastica per alimenti, in particolare quelli usati per la cottura del cibo nel forno a microonde.

La cosa drammatica è che fino al 2004 i Ftalati incriminati (DEHP) sono stati ampliamente usati dall’industria per la produzione delle bottiglie d’acqua di plastica. Oggi sono stati sostituiti con altri Ftalati (DIDP e il DINP) che sono anche loro molto nocivi.

La cosa può essere in parte evitata se li sostituiamo con vetro o altri materiali, ma se proprio non riusciamo a farne a meno, bisogna lavarli a mano, in acqua fredda, poiché il calore aiuta il rilascio dei Ftalati.

La stessa cosa è successa per i “Biberon” dei nostri neonati; Nella produzione dei Biberon (a parte le tettarelle in silicone) era utilizzato il Bisfenolo A (BPA), un altro perturbatore endocrino presente ovunque, pertanto quando le nostre mamme andavano a riscaldare il Biberon automaticamente lasciavano passare il Bisfenolo A nel latte del bambino.

 

 

Oggi sono ben 11 le aziende che hanno eliminato il bisfenolo nella produzione di biberon di plastica: Avent, Bébé Confort, Chicco, Medel (Mebby), Medela, Mister Baby, mOmma, Nuby, Nuk, SITAR Happy Bimbo, Tommee Tippee…ma per anni il Bisfenolo si è insinuato dentro di noi!

 

Il Bisfenolo provoca danni al fegato, ai reni, allo sviluppo del feto e del neonato, danni al sistema endocrino e gli ultimi studi lo mettono in correlazione con il Cancro.

 

Ritorniamo un momento all’infertilità maschile:

 

È importante sapere che alcuni ricercatori hanno riscontrato che tutti gli animali nati nelle zone più contaminate da queste sostanze erano caratterizzati da anomalie nello sviluppo.

 

In particolare alcuni pesci maschi producevano delle proteine tipicamente femminili, e come spiegavo all’inizio, questi perturbatori endocrini simulano nell’organismo umano gli ormoni femminili (o estrogeni), la stessa cosa che potrebbe avvenire nel trattamento di terapia ormonale che i medici fanno con i “Transessuali”, per fargli cambiare la voce, allargamento dei fianchi e dei glutei, aumento del seno, riduzione della massa muscolare, infoltimento dei capelli, rallentamento della crescita dei peli e della barba, diminuzione delle erezioni, diminuzione del liquido seminale, atrofizzazione dei testicoli e conseguente diminuzione della fertilità.

 

Pensando a ciò si rimane senza parole di come l’industria e le multinazionali siano insensibili a quanto hanno provocato, e ancora continuano a farlo.

 

Come si rimane senza parole pensando ai controlli dell’ASL o dei NAS nei ristoranti, che applicano delle normative non allineate con i tempi: Per esempio le attrezzature in cucina non possono essere di legno (il materiale più Bio del mondo) mentre sono ammessi utensili di plastica e per la copertura degli alimenti nel frigo si obbligano le pellicole di plastica, il contrario di quanto si evince in tutto il corpo di quest’articolo!

 

Nel nostro piccolo vediamo com’è possibile ridurre il livello di esposizione al Bisfenolo A:

 

  • Acqua: Utilizzare solo bottiglie di vetro, anche solo per prelevare l’acqua dalle fontanelle.
  • Bottiglie di plastica: sono da evitare il più possibile, non solo per l’acqua ma anche per altre bevande, come ad esempio i succhi di frutta.
  • Contenitori di latta: Il problema del Bisfenolo che potrebbe essere contenuto nelle lattine non riguarda soltanto le bibite, ma anche le confezioni degli alimenti conservati, come passata di pomodoro, mais e legumi in scatola. Preferite prodotti confezionati in bottiglie e in barattoli di vetro.
  • Tetra Pak: Questo tipo di confezione non contiene il Bisfenolo A, anche se in parte sono costruiti in la plastica.
  • Microonde: Sarebbe bene limitare il più possibile la cottura in microonde, perché vi sono dei dubbi sulla reale sicurezza di questo elettrodomestico Una cosa certa riguarda l’utilizzo di contenitori di plastica per riscaldare il cibo, un processo mediante cui potrebbero cedere Bpa agli alimenti. In cucina evitate il più possibile i contenitori di plastica per conservare gli alimenti, sostituendoli con quelli in vetro. Lo stesso discorso vale per i bicchieri di plastica, per i piatti e le posate. Potrete sostituire gli utensili di plastica con quelli in legno, mestoli e taglieri compresi. Prima di acquistare prodotti di plastica, controllate la presenza di un’eventuale etichetta Bpa Free.
  • Giocattoli: Bisogna fare attenzione ai giocattoli di plastica per bambini perché loro spesso li mettono in bocca ed è molto pericoloso se questi sono prodotti con elementi cancerogeni o altro. Esistono delle alternative ai giocattoli di plastica. Pensiamo ai giocattoli di legno, alle bambole di stoffa e ai giochi che potrete creare a mano con del semplice cartoncino.
  • Prodotti Sfusi: E’ consigliabile comprare sempre prodotti sfusi, quindi evitare quelli che sono in confezioni di plastica. Per fare qualche esempio: frutta e verdura fresca, legumi secchi, pasta e riso e ogni alimento il più possibile privo d’involucri che potrebbero contenere Bpa.
  • Contenitori per pizza da asporto: Fare attenzione dai prodotti provenienti dall’estero perché spesso i cartoni della pizza importati sono fatti con cartoni riciclati (in Italia è vietato) e contengono tracce di Bisfenolo A.

Nonostante ci siano ormai delle certezze su tutto quanto sopra descritto l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) continua a dare credito ad alcuni “studi spazzatura” finanziati dalle industrie alimentari e la maggior parte della popolazione va dietro alle Fake News che legge sui social.

Il sistema di disinformazione è una macchina estremamente efficace che viene oliata quotidianamente dall’industria, fino ad arrivare a indirizzare i giornalisti da associazioni fittizie di educazione alimentare create ad hoc, oltre che finanziare dei scienziati che pilotano studi fantomatici simil-veri che attestano la non pericolosità del Bisfenolo A e dei materiali plastici.

Nicola Convertino

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