Il Salmone: Non è più quello di una volta.

Il Salmone una volta era un lusso ma ora si trova ovunque a buon prezzo ma a discapito della qualità.

Da ragazzino ricordo che il Salmone era un lusso che si poteva concedere poche volte l’anno, e di solito a Natale. Ora invece lo possiamo trovare, a prezzi ridotti, in qualsiasi bancone di supermercato.

Questo grazie agli allevamenti industriali dei salmoni che riescono a far si che il costo del prodotto sia notevolmente diminuito.

Abbiamo un rovescio della medaglia: negli allevamenti industriali si bada molto al profitto ma poco alla qualità del prodotto.

In quasi la totalità degli stabilimenti di acquacoltura i pesci vivono in enormi vasconi in condizioni pessime: Basta pensare che i loro escrementi, sia solidi sia liquidi, non vengano eliminati e si depositano sul fondo, questo comporta che i pesci nuotano quotidianamente in quest’ambiente dove prolifera ogni sorta di agente patogeno.

I pesci sono più esposti a malattie batteriche e per mantenerli in vita gli allevatori utilizzano grosse dosi di farmaci e antiparassitari.

In recenti studi sono stati trovati nei tessuti adiposi dei pesci un alto tasso di organoclorurati, pesticidi pericolosissimi della famiglia del DDT, da qualche tempo bandito in quasi tutto il mondo.

Ironia della sorte gli effetti benefici che ha il consumo di pesce è annullato dai rischi per la salute che si hanno dal consumo di salmone d’allevamento.

Ormai la produzione industriale è alle stelle; dal Cile, America del Nord, Europa del Nord arrivano salmoni tutto l’anno e quelli che preoccupano di più sono quelli provenienti dalla Norvegia perché dal 2013 l’Unione Europea hanno concesso loro di usare l’endosulfano nei mangimi dei salmoni, un potente insetticida non solubile in acqua come il DDT. L’uso di questo insetticida, della famiglia degli organoclurarati, era stato vietato sia in Europa sia in USA.

Ciò è molto rischioso per la salute umana, tenendo conto che questi non sono gli unici componenti chimici nocivi presenti nel salmone, possiamo infatti contare anche antibiotici, metalli pesanti, diossine e PCB, quest’ultimi prodotti dalla Monsanto, un vero colosso industriale che riesce in maniera coercitiva a gestire la salute della popolazione mondiale inserendo nella catena alimentari veleni di questo tipo a scopo esclusivamente economico.

Secondo due studiosi dell’Haukeland University Hospital di Bergen (Norvegia), la dottoressa Anne Lise Birch Monsen e il professor Bjorn Bolann, le donne in gravidanza e i bambini dovrebbero evitare il consumo dei salmoni d’allevamento, anche se tutti i nutrizionisti del mondo affermano il contrario, proprio per il contenuto elevato di acidi grassi essenziali (i famosi Omega-3).

Anche in questo caso siamo di fronte al dilemma dei nostri giorni: teoricamente è giusto quello che dicono i nutrizionisti, di consumare certi alimenti per le proprie caratteristiche organolettiche, però se teniamo conto di quanto detto in precedenza, il consumo di questo alimento è tragicamente dannoso alla salute….allora? Cosa si fa? Preferiamo pensare agli effetti dell’Omega-3 oppure agli effetti dei potenti pesticidi e diossine che andiamo a immettere nel nostro organismo?

La risposta è chiara ma complessa perché la chiave di lettura è quella del buon senso e della ricerca di un’alimentazione alternativa.

Ormai siamo a un bivio: bisogna cambiare alimentazione e allontanarci il più possibile dai supermercati!

Il consumismo ci ha portato a vivere all’interno dei Centri Commerciali e ci ha allontanato dal negozietto che abbiamo sottocasa. Il contadino che coltiva i suoi prodotti seguendo le antiche tradizioni è stato massacrato dalle industrie alimentari, le multinazionali che detengono la gestione della quasi totalità dei prodotti che finiscono nelle nostre tavole. Le stesse multinazionali che pagando fanno scrivere articoli “fasulli” da medici, ingegneri  e chimici avvalorando come non nocivi per la salute dell’uomo pesticidi, diossine, antibiotici che si vanno a sommare ad altri veleni che già prendiamo dall’aria e dall’acqua.

Insomma siamo circondati da falsità, consumismo e interessi economici….e mi fermo qui perché ci sono altre realtà “dietro l’angolo” che è difficile da comunicare con un semplice articolo, ma vanno divulgate in altri ambiti e con maggiore spazio.

In conclusione dobbiamo stare attenti al cibo spazzatura dei supermercati perché gli effetti non sono immediati, ma si manifestano anche a distanza di anni, quindi è difficile dimostrarne la causa immediata. Nel caso dei salmoni è certo che tutto ciò che permane nella carne dell’animale c’è trasmesso direttamente quando lo mangiamo, banalmente insieme con esso ingeriamo pesticidi, antibiotici, diossine, metalli pesanti e PCB…un cocktail preoccupante!

Nicola Convertino

 

 

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