Alimenti vivi e Alimenti morti: Cosa mangiamo in realtà?

Il nostro organismo è composto di cellule viventi,

quindi è logico nutrirle con alimenti vivi.

Il cibo ci accompagna per tutta la vita la sua qualità determina la vita che scorre all’interno del nostro organismo.

Teoricamente dovremo immettere nel nostro organismo alimenti vivi, ossia cibi che contengono i famosi “Enzimi”. Gli enzimi rappresentano la vita che scorre in noi e negli alimenti presenti in natura, senza di essi non c’è vita.

Per capire bene il concetto di enzima bisognerebbe prendere 2 mandorle; una naturale e l’altra tostata. Naturalmente quella tostata è priva di vita perché gli enzimi una volta presenti sono stati eliminati con la cottura. Per avere una prova tangibile bisognerebbe metterne ognuna  in un contenitore, con del terriccio, alla luce del sole e innaffiarle ogni giorno. Dopo qualche settimana vedremo che la mandorla viva germoglierà, mentre quella tostata avrà iniziato una lenta e graduale decomposizione.

Questo sta a significare che vita porta vita, mentre da un qualcosa di morto è difficile avere dei grossi benefici. La mandorla morta comunque, con la sua decomposizione avrebbe comunque portato dei benefici al terreno regalandogli sostanze nutritive, ma nel nostro organismo avrebbe solo portato energia ma non forza vitale.

La logica conseguenza ci porta quindi a consumare cibi crudi, ma ciò non è necessario al 100%, basta bilanciare la dieta tra cibi crudi e quelli cotti.

Però teniamo conto che gli alimenti morti, troppo cotti e conservati non fanno bene come la frutta e la verdura al naturale e non contengono certo la stessa energia naturale. la cottura al forno o al vapore poi riducono il valore nutritivo di almeno l’80%, pertanto è consigliabile cuocere i cibi alla temperatura più bassa possibile e possibilmente  preferite la cottura a vapore alla bollitura e alla frittura.

Altro dato importante è che i cibi crudi saziano di più ed hanno più energia, quindi con la crudità si mangia di meno e si ha più energia.

Anche il colore è importante; le verdure e l’insalata più colorata ha maggiori elementi nutritivi, come lo è il profumo. Purtroppo i cibi dei supermercati per renderli più appetibili ci aggiungono sia coloranti che sostanze profumate.

La frutta è più viva e piena di nutrienti se permane il più a lungo possibile sulla pianta o sull’albero, ma spesso le grandi fattorie industriali la colgono prematuramente, questo perché la frutta acerba si trasporta più facilmente e senza ammaccature.

Insomma avvicinatevi al Bio, mangiate e bevete al naturale il più possibile, leggete le etichette e non fatevi imbambolare dalla pubblicità, ragionate sempre con la vostra testa e pensate a come mangiava vostra nonna e rapportate il tutto ai nostri giorni.

Se fate lavorare bene il cervello, il buon senso, e acuite i vostri sensi vedrete che gradualmente distinguerete i cibi buoni da quelli cattivi, gli alimenti che vi fanno stare bene e quelli che vi creano problemi e intolleranze.

I nostri sensi si sono addormentati con il tempo, contaminati da quello che ci propinano tutti i giorni dottori, media e fake news, in realtà se cominciamo a mangiare cibi naturali i nostri sensi cominceranno a risvegliarsi e inizieranno nuovamente a segnalarci ciò che fa bene e quello che ci danneggia.

Noi abbiamo questa facoltà ma anni di condizionamento e assunzione di cibi sbagliati hanno contaminato questo dono che le nostre nonne avevano…ora sta a noi risvegliarli e vivere in armonia con la natura che ci circonda.

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